Estate del 1967, appartamento di Francesco.
Francesco disse con il fiatone: -Uff… Bene, abbiamo finito di dipingere il salotto e abbiamo buttato via tutti i giornali sporchi di vernice blu chiaro!-
Poi Samanta aggiunse: -Ora dobbiamo togliere le buste trasparenti dai mobili e dopiamo mettere a posto.- Si sentì il campanello “din don, din don, din don!”.
Sam disse curiosa: -Chissa chi è?-
Francesco: -Beh, c’è solo un modo per scoprirlo. Apri la porta.-
Sem: - Okay, vado ad aprire mente tu togli le buste dai mobili!-
Andò sulla porta e Francesco gridò: - Se è la vecchia del secondo piano digli che sono morto!-
Sem non commentò, fece solo questa faccia:
Aprì la porta: era Paul, sorridente, con un mazzo di margherite. Sem non era sbalordita, no, era sorridente con uno sguardo radioso.
Paul disse, entrando: -Ciao Sem!- poi continuò con voce dolce: -Tieni, sono margherite, le ho comprate pensando alla tua pelle bianca come la neve e calda come il sole.-
Sem prese li mazzo di fiori e con voce calma e sorridente disse: -Grazie Paul.- dandogli un bacio sulla guancia. Paul era un po’ deluso così cercò di sedurla abbracciandola e con una voce bassa e dolce disse: -Hey Sem, io averi dei progetti… che ne so… accompagnare tuo fratello a casa della sua fidanzata… poi ti aiuto io a restaurare l’appartamento dopo una bella doccia insieme e infine prediamo delle belle candele cosi non alziamo la bolletta e facciamo dei bei giochi interessanti…-
Sem con voce normale e con un sorriso stampato in faccia disse: -Bel programma Paul, ma ci sono dei piccoli problemi: la casa di Sara (fidanzata hippy di Francesco) è un po’ lontana da qui, ci vogliono tre ore, poi dobbiamo mettere i mobili nuovi che sono un po’ pensanti, la doccia è piccola e dobbiamo farla uno alla volta, non abbiamo candele e la bolletta va bene e se ti piace dormire in una camera dove c’è solo un materasso un po’ piccolo dove io non riesco a dormire dritta, tu dovari sistemarti con un cuscino sul pavimento.-
Paul, staccandosi della fidanzata, disse: -Sai, non so se lo fai apposta o se ti diverti a rovinare i miei piani!-
Sem ridacchiando: -Mmm… forse entrambi!-
Dopo andarono in salotto insieme dove c’era Francesco che toglieva l’ultima busta. Francesco salutò Paul: -Ciao Paul.-
Paul ricambiò il saluto: -Salve Fra!-
Sem: -Bene, potete iniziare a spostare il divano!-
Fra iniziò a lamentarsi: -Ma non possiamo lasciarlo per ultimo il divano?!?-
Sem: -No! Prima il mobili pesanti, e il divano è l’unico mobile pesante che abbiamo!-
Così Paul e Francesco spostavano il divano insieme e Sem diceva solo: -Ancora un po’ a sinistra… ancora un po’ a destra… bene adesso un po’ al centro… perfetto!-
Dopo il fidanzato e il fratello si sedettero sul divano stanchi e distrutti con il fiatone.
Samanta prese un mobile piccolo, lo mise a sinistra del divano, prese un vaso blu e ci mise le margherite. Sem si sedente anche lei sul divano con aria contenta. Paul, con il fiatone, domandò: -Uff... quante… stanze avete… restaurato fino adesso?-
Sem: -Questa è la prima.-
Paul urlò: -COME “QUESTA E’ LA PRIMA”! SEI QUI DA DICEMBRE! E QUESTO E’ LA PRIMO?!?-
Sem cercò di calmarlo: -Dai Paul! Non urlare ci sono altre persone di sopra! E poi restaurare un appartamento non è facile!-
Francesco: -E’ vero, prima doppiamo imbiancarlo, poi restaurare i pavimenti e comprare i mobili.-
Paul: -A proposito, come avete comprato i mobili?-
Sem: -Beh… prima che venisse Francesco ci viveva un ragazzo, un soldato della seconda guerra mondiale.-
Francesco: -Non si era sposato e non aveva figli, infatti quando morì non aveva eredi e non aveva lasciato un testamento, quindi l’appartamento fu abbandonato.-
Sem: -E quando l’ho comprato sembrava il set di un film dell’orrore e i mobili erano molti antichi, ma alcuni rovinati.-
Francesco: - Così… i mobili vecchi li abbiamo venduti a una famiglia e gli altri a un negozio di antiquariato e abbiamo ricavato un po’ di soldini.-
Sem: -E abbiamo deciso di comprare del mobili nuovi.-
Paul: -Ah! Però, bella storia che avete fatto insieme…-
Sem: -Ah! Paul, ma come stano gli altri?-
Paul: -Gli altri? Stano bene! George e Ringo sono sempre i soliti. John…. è un po’ strano ultimamente...-
Sem: -Perché?-
Paul: -Non lo so, da quando ha ricevuto un piccolo libro bianco non fa altro che leggere e poi… a volte sogna ad occhi aperti e disegna.-
Sem: -Cosa?-
Paul: -Non so, sembra il volto di una donna… non so chi sia.-
Francesco: -Ahhh, allora è innamorato! Anche io quando ero innamorato disegnavo il viso di Sara… ah, bei tempi!-
Sem rideva, ma dopo disse con voce seria: -Brian? Come sta?-
Paul: -Beh… non so, credo che Brian sia un po’ depresso.-
Sem: -Depresso?!?.-
Paul: -Sì, ma ha detto che usa degli anti depressivi.-
Sem: -Ma sei sicuro che non sono “acidi”?-
Paul: -Dai Sem, non dire così! Lui non prende acidi… Noi li prediamo.-
Samanta aveva la faccia triste. Paul per consolarla le diede un abbraccio e disse: -Dai, non preoccuparti Sem, vedrai che si riprenderà!-
Sem guardò Paul, sorrise e gli diede un piccolo bacio veloce sulle labbra e disse: -Grazie Paul, lo spero tanto...-
Poi si sentì il suono del telefono. Samanta si staccò dalle braccia di Paul e disse: -Scusa, vado a rispondere!
Intanto andate a prendere il cassettone lungo vicino al muro!-
Francesco per tutta risposta disse: -Sì, capo!-
Sam andò nell’ingresso (dove c’era un mobiletto vicino alla porta, con un telefono bianco), prese il telefono e disse: -Pronto?-