"John" di Cynthia Lennon

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Grizabella
view post Posted on 7/4/2010, 18:59




“John” – di Cynthia Lennon


Un ritratto dolce-amaro scritto dalla prima moglie di Lennon


Di Arianna Cantoni
copertina
I want to tell the real story of the real John – the infuriating, loveable, sometimes cruel, funny, talented and needy man who made such an impact on the world

Su John Lennon è stato scritto di tutto, da chiunque. Critici musicali, sociologi, (presunti) amici, nemici e chi più ne ha, più ne metta.
Nel 1978 la stessa Cynthia Lennon aveva pubblicato “A Twist Of Lennon”: ma non aveva raccontato tutto (parole sue), non era passato troppo tempo dal divorzio e, soprattutto, John era ancora vivo.
Oggi, 2005, Cynthia Powell – diventata Lennon nell’Agosto del 1962 – ha deciso di raccontare:

>The time has come when I feel ready to tell the truth about John and me, our years together and the years since his death (…) Only I know what happened between us, why we stayed together, why we parted and the price I paid for being John’s wife”.

Cynthia racconta di se stessa, del suo incontro con John, dell’esperienza dei Beatles vista con gli occhi di una donna/compagna/madre. Smentisce alcuni “miti” costruitisi attorno alla figura di John – uno su tutti, la presunta relazione omosessuale col manager dei Beatles, Brian Epstein, al quale era legato solo da profonda stima ed amicizia.
Ma non ha paura di raccontare anche i lati più difficili della sua convivenza con John, terminata con il divorzio nel 1968.
Parla di Yoko Ono. Non accusa, ma la paragona – come tuttavia Yoko stessa aveva fatto – a Zia Mimi, colei che crebbe John al posto di sua madre – prima assente, poi tragicamente uccisa in un incidente stradale quando John aveva 16 anni. Mimi era severa ed autoritaria, e i suoi divieti e la sua freddezza segnarono John in maniera profonda.
Molto spazio è dedicato a Julian, figlio di John e Cynthia, un figlio nato all’epoca dell’esplosione della Beatlesmania, con un padre impreparato a tale ruolo.
cynthia

Si ha davvero l’impressione che Cynthia parli col cuore, perché il suo racconto non è unilaterale: riconosce i propri errori, con John e con gli altri uomini della sua vita, parla delle perdite che l’hanno segnata e delle persone che le sono state vicine. Le righe conclusive sono assai amare:
But the truth is that if I’d known as a teenager what falling for John Lennon would lead to, I would have turned round right then and walked away. (La verità è che se avessi saputo, quando ero un’adolescente, a cosa avrebbe portato l’innamorarmi di John Lennon, mi sarei voltata immediatamente e me ne sarei andata via).
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Leggendo certe pagine di questo libro e pensando ad alcuni dei versi più belli di Lennon – quelli di Imagine, In My Life, Girl, Give Peace A Chance – non si può non provare un misto di confusione, delusione, incredulità: mentre cantava inni alla Pace Universale, non era in grado di raffrontarsi civilmente con la sua ex-moglie e soprattutto di rendersi presente per suo figlio.

Ma Lennon non era un santo. Era un musicista, un provocatore, un intellettuale, un rocker. E un essere umano.

Dal sito: www.occhiaperti.net
Grazie a Johnny and the Moondogs
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La verità è che se avessi saputo, quando ero un’adolescente, a cosa avrebbe portato l’innamorarmi di John Lennon, mi sarei voltata immediatamente e me ne sarei andata via

Sono queste le dure parole con cui Cynthia Powell Lennon chiude il suo libro di memorie.
Cosa ne pensate? Ma Cynthia alterna momenti di sconforto a dolci ricordi, contornati dall'amore che prova per suo figlio Julian e che, in fondo, ha provato per il suo primo marito John Lennon.
Un bastardo? Un marito impossibile? Forse... ma è sempre John.

(dopo aver fatto l'amore)
(John:)"Cristo,signorina perbenino, questo è stato qualcosa di diverso.Cos'è questa faccenda che saresti fidanzata,uh?" gli dissi che la mia storia a Hoylake era finita.John fece un ghigno e disse che mi trovava incredibilmente sexy e che mi aveva sbavato dietro per tutto il trimestre."per la cronaca"aggiunse poi "basta con 'signorina perbenino'.Da questo momento, sarai Cyn"
Tornammo alla realtà quando mi resi conto che stavo per perdere l'ultima corsa della sera.Ci rivestimmo correndo di volata alla stazione, dove riuscimmo a darci un bacio al volo prima che salissi in carrozza.
"cosa fai domani, il giorno dopo e quello dopo ancora?" urlò john mentre io lo salutavo dal finestrino.
"mi vedo con te",gli risposi.


l'episodio dello schiaffo
"Una sera eravamo ad una festa e John perse la testa quando qualcuno gli disse che io e Stuart stavamo ballando insieme. Appena vidi la faccia di John mi fermai immediatamente e, come tante altre volte, lo rassicurai dicendo che amavo solo lui. Sul momento sembrò accettarlo, ma il giorno dopo al college, mi seguì nel seminterrato, nel bagno delle ragazze. Quando uscii era lì che mi aspettava, con la faccia scura.prima che potessi dire una sola parola mi colpì in faccia, mandandomi a sbattere contro i tubi sul muro alle mie spalle.Senza una parola se ne andò lasciandomi stordita, turbata e con la testa dolorante.[...]Phil[la sua migliore amica n.d me]aveva ragione: dovevo tagliare con John.

Per settimane fui incrollabile nella decisione di non vedere John. Arrivai a uscire con un ragazzo che abitava vicino a me e feci del mio meglio per recuperare il lavoro arretrato per il college. Mi ero tolta John dalla testa.
Ma non era facile perchè tutti i giorni lo vedevo in giro per il college: mi cercava con lo sguardo in mensa o durante le lezioni e quando gli occhi si incontravano, l'istante prima che io li distogliessi, in quell'istante capivo che ancora ci volevamo bene, più che mai. Gli amici mi dicevano che John sentiva la mia mancanza e certamente lui mancava a me: il suo umorismo,la sua musica e la sua passione. Dopo tre mesi,mi telefonò chiedendomi di tornare con lui.Gli ci volle tutto quel tempo per trovare il coraggio...Si scusò per avermi colpita e disse che non sarebbe successo mai più.Mi ci volle un intero secondo per rispondere di sì.
John mantenne la parola. Si vergognava profondamente per quello che aveva fatto: credo che constatare che era in grado di colpirmi lo avesse sconvolto.Così,anche se verbalmente continuò ad essere acido e scortese,fisicamente non esercitò mai più violenza nei miei confronti."
-si ringrazia ANDRY BLACK
__________ citazioni da "John", libro di Cynthia Powell Lennon

(c)Grizabella

Edited by Grizabella - 23/6/2013, 14:12
 
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{Beat.Giulia
view post Posted on 3/5/2010, 22:19




Ho sbavato per secoliiii leggendo questa parte. (La seconda xD) Bello bello bello! E' un libro magnifico, e l'ho già letto tre volte...xD...si, in effetti sono un pò maniaca... :wub:
 
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1 replies since 7/4/2010, 18:59   914 views
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